Per il terzo round dell’edizione 2022, il Trofeo Italiano Amatori incontra, a Vallelunga, un altro week end di caldo torrido.
Ma le altissime temperature registrate soprattutto nelle giornate di prove, accompagnate costantemente da un alto tasso di umidità, non fermano l’agonismo dei piloti non-professionisti che, anche in questa circostanza, danno vita a gare altamente combattute e soprattutto equilibrate, grazie alla formula del trofeo che li raggruppa in base alle prestazioni.
Il circuito capitolino, amato o temuto, senza vie di mezzo, dai conduttori, si conferma poi affascinante, tecnico, selettivo, da conoscere per ottenere il massimo, e capace quindi di far emergere sempre i migliori.
A supportare egregiamente le prestazioni di tutti, la monogomma Metzeler Racetec RR, performante e affidabile anche sull’asfalto surriscaldato.
Alla fine sono 160 i piloti presenti, suddivisi in sei griglie, compreso il Rookie Challenge 1000 Pro, al debutto stagionale.
Alessandro Sità
I vincitori di giornata sono il trentaquattrenne romano Alessandro Sità (Yamaha – 600 Base), il ventunenne bresciano Andrea Liberini (Kawasaki – 600 Pro), il quarantaquattrenne abruzzese Angelo Rotolo (Ducati – 1000 Base), il quarantenne laziale Marco Puglisi (Yamaha – 1000 Avanzata), il ventiquattrenne abruzzese Fausto Mincione (Yamaha – Superior Cup) e il ventinovenne laziale Andrea Pizzuti (Ducati – Rookie Challenge 1000 Pro, nella foto di apertura).
Alla luce di questi risultati, le classifiche provvisorie non ufficiali di campionato cominciano ad assumere fisionomie più definite, anche se andranno considerati i due scarti previsti dal regolamento che renderanno validi i sei migliori risultati ottenuti da ciascun pilota.
Comunque, nella 600 Base continua a guidare la generale il quarantaseienne lombardo Diego Masciocchi (Yamaha, p. 680) che vede però avvicinarsi Sità, giunto a quota 650.
Nella 600 Pro Liberini irrobustisce ulteriormente il proprio primato, raggiungendo i 950 punti, mentre Mirko Zappon (Yamaha, p. 600) diventa il suo più immediato inseguitore, sopravanzando Elia Saponi (Yamaha – p. 560).
Andrea Liberini
Nella 1000 Base il trentanovenne molisano Ivano Lancellotta (Suzuki), alle prese con un’indisposizione che ne pregiudica parzialmente le prestazioni, mantiene il comando delle operazioni con 740 punti; ma a lui si avvicinano sia Fabio Carminati (Yamaha, p. 691) sia il vincitore Rotolo (p. 650).
Angelo Rotolo
Nella 1000 Avanzata il trentaseienne lombardo Giovanni Pontiggia (Aprilia) marca un po’ il passo ma sale comunque a quota 633, mantenendo un margine ancora consistente sui rimontanti Puglisi (p. 470) e Fulvio Rizzi (BMW, p. 450).
Marco Puglisi
Nella Superior Cup, Mincione consolida la sua leadership, raggiungendo i 650 punti e ha ora in Fabio Gaspari (Honda, p. 520) e Mattia Giachino (BMW, p. 490) i più immediati inseguitori.
Fausto Mincione
Pizzuti, infine, è il primo leader stagionale del Rookie Challenge 1000 Pro con 250 punti davanti a Stefano Sperati (Kawasaki, p. 200) e a Joele Mastroberti (Yamaha, p. 160).
Prossimo appuntamento con il Trofeo Italiano Amatori 2022 il 2 e 3 luglio, con la gara doppia del Mugello.
IL RACCONTO DELLE GARE
CLASSE 600 BASE – Gara su nove giri per un problema allo start di un pilota a centro-gruppo, quindi nuovo giro di allineamento e poi il via regolare con Alessandro Sità (Yamaha) che prende la testa e che poi si aggiudicherà la corsa. Il romano ha condotto quasi sempre la gara, solo nella fase centrale il corregionale Federico Crolla (Kawasaki) è stato al comando per un paio di tornate, ma poi è andato lungo alla “Soratte” perdendo ben sei posizioni che non è più riuscito a recuperare. Alle spalle di Sità è terminato con un ritardo di un secondo e mezzo l’altro romano, il diciottenne Simone Di Mario (Yamaha), all’esordio nella classe 600, e poi il comasco Diego Masciocchi (Yamaha), ugualmente avvantaggiato nella lotta per il podio dall’errore di Crolla. Quarto il capitolino Sergio Sergiovich, autore di una magnifica rimonta nonostante le conseguenze dell’infortunio di Misano, e quinto, a sette secondi dal vincitore, il milanese Roberto Torretta,anch’essi su Yamaha. Con la vittoria odierna Sità si avvicina notevolmente al capoclassifica Masciocchi.
CLASSE 600 PRO – Avvio perfetto del veneto Mirko Zappon (Yamaha) che brucia il poleman Andrea Liberini (Kawasaki), ma il bresciano impiega un solo giro per tornare a condurre la gara e una volta superato Zappon, impone un ritmo forsennato che in breve gli permette di scavare un solco incolmabile con i rivali. Zappon, resosi conto della superiorità del rivale, si accontenta della piazza d’onore, limitandosi a controllare a distanza gli inseguitori che invece si danno battaglia per il terzo gradino del podio. Termina così allo sprint il duello fra l’ascolano Davide Giostra, che si migliora giro dopo giro, e l’abruzzese Agostino Di Francesco, entrambi su Yamaha, con quest’ultimo che vede sfumare il podio sul filo di lana. Completa la top five il romagnolo Simone Giorgini (Yamaha). Gara da dimenticare per il pugliese Alessio Fatigato che dopo la bella performance in prova, esce di scena per una scivolata al primo giro alla “Campagnano”. Con la terza vittoria consecutiva, Liberini mette una seria ipoteca sul campionato.
CLASSE 1000 BASE – Gara inizialmente vissuta all’insegna del duello fra Angelo Rotolo (Ducati) e Ivano Lancellotta (Yamaha), con il molisano che dopo essere passato in testa al quarto giro, al successivo ha rallentato perdendo via via posizioni, a causa di un calo fisico, tanto da terminare ai piedi del podio. Secondo è arrivato Clindo Mizzoni (BMW), alias “Ze Mast”, uscito fuori alla distanza, mentre il poleman Fabio Carminati (Yamaha), partito abbastanza male, è riuscito a recuperare terreno proprio sul filo di lana cogliendo il terzo gradino del podio, non male dopo la caduta nelle prove ufficiali che per poco non gli impediva di prendere parte alla gara. Fuori dal podio il già citato Lancellotta che ha preceduto il casertano Alessandro Salemme (Ducati). Prosegue quindi in modo ravvicinato la lotta per il titolo fra Lancellotta, Carminati e Rotolo, racchiusi in meno di cento punti.
CLASSE 1000 AVANZATA – Pronti-via, e Marco Puglisi (Yamaha), scattato dalla pole, è un fulmine, saluta subito la compagnia tanto da completare il primo giro con tre secondi di vantaggio sugli inseguitori. Per il primato il discorso è già praticamente chiuso, visto che il frusinate continua a martellare fino alla bandiera a scacchi, senza acere rivali. Alle sue spalle bella lotta per i restanti gradini del podio fra il romano Davide Stirpe, l’espertissimo e inossidabile Fulvio Rizzi, sempre performante nonostante qualche guaio fisico, entrambi su BMW, l’altro capitolino Mauro Benigni (Honda) e il leader del campionato, il lombardo Giovanni Pontiggia (Aprilia), calato leggermente nel finale , he poi hanno chiuso nell’ordine.
CLASSE SUPERIOR CUP 1000 – Gara con poca storia, con il leader del campionato Fausto Mincione (Yamaha), rientrato alle competizioni quest’anno dopo sei stagioni di stop, che con la vittoria odierna, mai messa in discussione, rafforza ulteriormente la sua posizione di capoclassifica. Alle spalle del rider di Atri, ha chiuso il poleman Fabio Gaspari (Honda) che era partito in testa, ma che dopo nemmeno mezzo giro ha ceduto il comando a Mincione. Gaspari, dopo essere stato superato, ha badato a conservare la piazza d’onore. Sul podio anche Domenico di Marco (Yamaha) in costante ascesa dopo il titolo del 2021 nell’Avanzata. Quarto ma a quasi quattordici secondi dal vincitore, la wild card lombarda Domenico Bardelli che di poco ha regolato il piemontese Mattia Giachino, entrambi su BMW.
ROOKIE CHALLENGE 1000 PRO – Gara bella e incerta per otto dei dieci giri in programma, con vittoria del laziale Andrea Pizzuti (Ducati), al secondo anno di attività, sempre gli Amatori Rookie, che ha approfittato della scivolata, all’uscita della “Esse”, al penultimo giro del rivale e poleman Michael Bernardi (BMW), dopo che il giovanissimo emiliano era passato in testa alla tornata precedente, grazie a due giri veloci consecutivi. I due hanno fatto gara a sé, creando il vuoto e mettendo subito in chiaro che la vittoria era una questione loro. Ma, quando ci si apprestava al finale incandescente, la scivolata di Bernardi ha dato via libera a Pizzuti. Sul podio il romano Stefano Sperati (Kawasaki) che allo sprint ha avuto la meglio sul pisano Joele Mastroberti (Yamaha) e il laziale Fabio Tedesco (Ducati), autori di uno spettacolarissimo e serrato confronto. Il viterbese Luca Cimarello (BMW), wild card, secondo in pista, viene escluso dalla classifica generale per i tempi sul giro non conformi ai limiti della categoria, non certificati.