Trofeo Italiano Amatori 2019 – Autodromo Internazionale del Mugello, 4 – 5 Maggio (2° round)
COMUNICATO STAMPA
LE CONDIZIONI METEO DI PIENO INVERNO NON FERMANO I PILOTI DEL TROFEO ITALIANO AMATORI CHE NEL SECONDO ROUND DEL MUGELLO REGALANO GARE AVVINCENTI E SPETTACOLARI, ALCUNE TERMINATE SUL FILO DI LANA
OTTIMO DEBUTTO DELLA NEONATA CLASSE 1000 ROOKIES CHALLENGE
NOVITA’ E CONFERME RISPETTO A MISANO CON VITTORIE DI:
D’ANTONIO (600 Base), ALAGNA (600 Avanzata), BERTOLI (600 Pro), ISGRO’ (1000 Base), PIPICELLA (1000 Base – Rookies Challenge), SCAGLIONE (1000 Avanzata), TRAINI (1000 Pro)
Scarperia – Dopo che le prove ufficiali di sabato del secondo round del Trofeo Italiano Amatori si erano svolte regolarmente e con pista asciutta, la giornata di domenica si è subito presentata come il servizio meteo l’aveva prevista, ovvero neri e densi nuvoloni che in breve si sono sciolti in una insistente e a tratti forte pioggia, a questo si è aggiunto il precipitare delle temperature che a tarda mattinata hanno registrato cinque gradi sia in area che in asfalto, tanto che a un certo momento si è messo in dubbio che le gare del pomeriggio, ovvero tutte quelle del Trofeo Amatori, si potevano svolgere regolarmente. Fortunatamente poi la pioggia è calata d’intensità e il lievissimo aumento delle temperature, abbinate alle ottime performance delle gomme Metzeler in configurazione rain, hanno fatto si che tutte le gare si svolgessero regolarmente risultando poi, come di consueto, molto belle, combattute e alcune incerte sino la bandiera a scacchi. Ovviamente non è mancata qualche scivolata, fortunatamente tutte senza conseguenze e alla fine anche il secondo appuntamento stagionale del Trofeo Amatori 2019 è stato archiviato in modo estremamente positivo.
Molto positivo anche il debutto del neonato trofeo “Rookies Challenge” riservato ai piloti meno esperti e inserito all’interno della classe 1000 Base che ha registrato oltre trenta adesioni. Da evidenziare anche i record di iscrizioni a che ha sfiorato i 250 piloti, cifra poi ridottasi al momento delle gare in quanto alcuni hanno deciso di non prendere il via proprio a causa delle pessime condizioni meteo, facendo registrare qualche buco nelle sei griglie di partenza.
Le gare sono state vinte dal fiorentino Alessandro D’Antonio (Yamaha) nella classe 600 Base; dal ferrarese Francesco Alagna (Yamaha) nella classe 600 Avanzata; dal lombardo Stefano Bertoli (Yamaha) nella classe 600 Pro; dal siciliano Santo Isgro’ (Yamaha) 1000 Base; dal calabrese Damiano Pipicella (Yamaha) nel neonato Rookies Challenge, inserito sempre nella 1000 Base; dal catanese Manlio Scaglione (Yamaha) nella 1000 Avanzata e del marchigiano Tiziano Traini (BMW) nella 1000 Pro.
CLASSE 600 BASE – E’ stata questa classe ad inaugurare l’intenso pomeriggio riservato al Trofeo Amatori del Mugello e ovviamente la gara, così come tutte le altre è “wet” , inoltre la direzione di corsa decide anche di diminuire il numero dei giri da 10 a 8. Già nel giro di allineamento alcuni piloti meno esperti sul bagnato, escono di scena e non si presentano in griglia, ma il gruppo dei partenti è comunque elevato. Si spegne il semaforo ed è perfetto lo scatto di tutta la prima fila con il detentore della pole Nicola Crestanini (Yamaha) che prende il comando delle operazioni davanti a Roberto Bellebono (Kawasaki), Giovanni Calvo (Honda) e l’ottimo Alessandro d’Ancona (Yamaha) partito dalla quarta fila con il decimo crono.
Alla conclusione del primo passaggio è il comasco Bellebono a transitare per primo sul traguardo seguito da tutti i migliori, ma alla “Borgo San Lorenzo” c’è una scivolata, innocua per il pilota ma con la moto che rimane in mezzo alla pista. Ovviamente c’è la bandiera rossa e gara interrotta. Rimossa la moto e ripulita la pista dai liquidi scivolosi, la gare riparte con procedura “quick restart”. La seconda partenza è la fotocopia della prima con i migliori che prendono subito in mano le redini della corsa ma non si chiude il primo giro che Bellebono, già secondo a Misano e uno dei protagonisti delle qualifiche cade ed esce di scena. Il primo giro si chiude con il cosentino di Cariati, Francesco De Franco che passa con un grande margine sul vincitore di Misano Crestanini che in scia trascina il romano Emanuele Attiani (Kawasaki), Calvo e Bona. Il battistrada imprime un ritmo altissimo alla corsa tanto da chiudere il secondo giro con dieci secondi di margine su un nutrito gruppo di inseguitori, formato da: Senatore, Attiani, Crestanini, D’Antonio, Giuffrè, Bona, Casciana e Pistacchio che si scambiano continuamente le posizioni creando una vera e propria bagarre. Al passaggio successivo Pistacchio rompe ed costretto ad abbandonare il gruppo e la gara. Improvvisamente il battistrada rallenta perdendo in un sol giro quasi tutto il margine guadagnato e poco dopo viene raggiunto e superato, tenta di rimanere in scia del nuovo battistrada che è D’Antonio, ma invece perde altre posizioni, lasciando via libera a Crestanini, Attiani, Guerrini e Giuffrè.
Neanche il tempo di stabilizzare le posizioni che a metà del quinto passaggio alla curva “Casanova Savelli” c’è una scivolata e anche in questa circostanza una moto rimane in pista. Nuova bandiera rossa e gara conclusasi con classifica del quarto giro, ovvero quella che vedeva il trentottenne mugellano di Marradi Alessandro D’Antonio precedere di un inezia il lombardo Crestanini e Attiani. Leggermente più staccati chiudono Erik Guerrini, Lodovico Rosario Giuffrè partito addirittura trentaquattresimo, De Franco, Gianmaria Casciana, altro pilota partito molto indietro, poi a seguire Daniel Bona, Marco Senatore e Gerardo Carmine Scalcione che completa il gruppo dei primi dieci.
CLASSIFICA GENERALE: Crestanini p. 450 – D’Antonio p. 282 – Attiani p. 260.
CLASSE 600 AVANZATA/PRO – Saranno state le condizioni meteo o più probabilmente l’essere salito il livello dei piloti della categoria Avanzata, rispetto a quelli della Pro, sta’ di fatto che, il divario che si registrava negli anni passati fra i piloti di questa classe non c’è più, tanto che se in passato era raro trovare un rappresentante della Avanzata nei primi dieci, ora non è più così e anche al Mugello la metà esatta sono i piloti ritenuti erroneamente più lenti ad entrare nella top tin della classifica generale.
Alla fine la vittoria assoluta è andata al rappresentante della Pro Stefano Bertoli che al termine di un bellissimo testa a testa ha preceduto l’esperto umbro Guido Ticini, entrambi su Yamaha, ma sul virtuale podio anche Francesco Alagna, primo della Avanzata che quindi si aggiudica la vittoria della categoria.
Al momento che entrano i piloti in pista ha smesso di piovere e forse proprio questo da più sicurezza ad alcuni che però la pagano a caro prezzo, a farne le spese sono Rizzo e Masciocchi che cadono e che vanno ad aggiungersi ad altri che hanno deciso di non schierarsi in griglia, così allo starter saranno 33 a prendere il via.
Al verde è il bresciano Corrado Fornari (Kawasaki) partito dalla seconda fila con il quarto tempo a bruciare il poleman Corsini che invece parte male e perde subito terreno a favore di Mirko Zappon (Honda) che aveva registrato il secondo tempo in prova e del sorprendente Ticini che approfittando del bagnato guadagna ben diciassette posizioni e si porta alle spalle del fuggitivo per superarlo poco dopo, andando così a prendere il comando delle operazioni già prima della chiusura del primo passaggio che vede dietro l’umbro transitare nell’ordine: Fornari, Zappon, Bertoli, Corsini e Gamba.
Riprende a piovere, la pista si fa più scivolosa e il primo a farne le spese è Gamba che cade, riesce a ripartire ma per lui la gara è chiusa finirà infatti oltre la ventesima posizione.
Da questo momento in poi saranno Bertoli, Ticini e Fornari i grandi protagonisti della corsa, con in particolare i primi due a scambiarsi più volte la leadership della corsa. Nel finale Fornari che sembrava tranquillamente controllare il terzo gradino del podio, rallenta e viene raggiunto da Francesco Alagna, protagonista di un eccezionale seconda parte di gara con il quale ingaggia un lungo testa a testa che si chiuderà a favore del Ferrarese.
L’inizio dell’ultimo giro vede Bertoli e Ticini transitare appaiati sul traguardo, ma il primo ha più motore come dichiarerà l’umbro nelle interviste al podio e riesce a prendere un piccolo margine che conserverà fino la bandiera a scacchi. Ticini è comunque soddisfatto per aver chiuso secondo con un mezzo datato e nettamente inferiore agli avversari. Bertoli è entusiasta per aver ottenuto una vittoria alla sua seconda gara assoluta, incontenibile anche la gioia di Alagna che partito diciassettesimo si ritrova terzo assoluto e primo della classe Avanzata.
Le classifiche ovviamente divise per categorie, vedono Bertoli precedere Ticini e Corsini nella classe Pro e Alagna avere la meglio su Fornari, quarto assoluto e Stefano Munerato nell’Avanzata.
CLASSIFICA GENERALE AVANZATA: Alagna p. 410 – Fornari p. 400 – Zappon p. 310
CLASSIFICA GENERALE PRO: Corsini p. 360 – Torrisi p. 288 – Ticini p. 270
CLASSE 1000 BASE – Santo Isgrò (Yamaha) è il primo pilota del Trofeo Amatori 2019 a realizzare una doppietta, infatti il centauro siciliano dopo la vittoria di Misano si ripete anche al Mugello e quindi conduce la classifica generale della classe 1000 Base a punteggio pieno.
Al termine dei doppi turni delle prove ufficiali il migliore era risultato Matteo Giubbolini (Yamaha) che quindi partiva dalla pole, ma il modenese non era altrettanto bravo allo starter della gara, facendosi precedere oltre che da Isgrò che prendeva subito in mano le redini della corsa, anche da Giuseppe Marsella (Yamaha), Giovanni Cascone (Aprilia), Simone Betagnini (Yamaha) ed altri, tanto che al primo rilevamento cronometrico il poleman transitava addirittura oltre la decima posizione.
Isgrò imponeva subito un ritmo elevato alla gara facendo subito selezione, ma dopo una prima fase in cui sembrava allungare decisamente, gli inseguitori hanno preso le misure e in particolare Marsella e Cascone si sono incollati al battistrada, leggermente più attardati seguivano Bertagnini e Ivano Lancellotta (Kawasaki) capace quest’ultimo di risalire in un solo giro dalla trentunesima posizione alla quinta.
Non si registrano particolari scossoni fino circa metà gara, quando Isgrò e Marsela imprimono un allungo e a farne le spese è Cascone che perde terreno pur mantenendo la terza piazza che conserverà fino alla conclusione della corsa.
Le posizioni sono ormai definite, anche perché pur asciugandosi, la pista rimane insidiosa, con tratti semiasciutti ed altri ampiamente bagnati, cosa che non permette azzardi, così si va verso lo sventolare della bandiera a scacchi sotto la quale transita per primo Isgrò, poi a quattro secondi il finanziere quarantunenne di Gaeta Marsella al suo miglior risultato nel Trofeo, completa il podio a 13 secondi dal vincitore Cascone. Più attardati si classificano nell’ordine Bertagnini, Giubbolini, Orsini, Lancellotta, Barbangelo partito dall’ultima fila e Becciolini.
CLASSE 1000 BASE ROOKIES CHALLENGE – Quando il patron del Trofeo Italiano Amatori Daniele Alessandrini, ha pensato di inserire all’interno della manifestazione la nuova classe 1000 Rookies Challenge, riservata ai piloti meno esperti e che giravano con tempi alti rispetto agli altri della categoria 1000 Base, non pensava certamente che questa riscuotesse così tanto successo. Il Trofeo che si corre su tre prove, come detto, ha debuttato al Mugello in una giornata non certo positiva almeno sotto l’aspetto meteo, per chi si avvicina al mondo delle competizioni, infatti gran parte degli iscritti sono debuttanti o ex piloti che hanno interrotto l’attività da molto tempo.
Forse proprio la voglia di correre, ha fatto si che quasi tutti gli iscritti presenti al circuito toscano, nonostante le critiche condizioni meteo, hanno deciso di schierarsi al via e così la griglia ha registrato una sola defezione rispetto ai quanti hanno preso parte alle qualifiche, dove il migliore era risultato il laziale Christian Cippitelli (Suzuki) che di poco era riuscito a scendere sotto i 2’07.00 tempo di riferimento per poter partecipare al nuovo trofeo.
Allo starter Cippitelli riesce a mantenere la testa della corsa ma prima che i piloti ripassino sul traguardo viene superato dal siciliano Pasquale Arrigo su BMW e insidiato anche dal lombardo Damiano Pipicella (Yamaha) al quale però resiste per un altro giro.
Pipicella sembra averne nettamente di più è in breve va al comando trascinandosi nella sua rincorsa anche Carlo Carminati (Aprilia) che mette alle spalle i precedenti battistrada.
La coppia di testa prende margine e con il procedere della corsa si capisce che la vittoria sarà una questione riservata fra loro due, anche perché gli inseguitori continuano a perdere terreno.
Ci si avvicina alle fasi conclusive della gara con il duo che vanta oltre otto secondi sul terzo, più attardato il gruppo degli inseguitori capitanato da Mirko Scarabelli (Honda) che ingaggia un lungo duello con l’altro portacolori della casa di Tokio Clindo Mazzoni.
Al penultimo passaggio Carminati supera Pipicella e sembra riuscire a mantenere il vantaggio acquisito per involarsi verso la sua prima vittoria, ma commette un errore e per poco non chiude anzitempo la corsa, riesce a restare in gara ma della situazione ne approfitta Pipicella che solitario si presenta sul traguardo cogliendo un inaspettato successo. “Ho osato un po’ di più nel finale – dichiarerà il vincitore – ottenendo una splendida vittoria” al contrario Carminati dopo lo spavento preso, dirà: “è andata bene così, un secondo posto che vale molto e visto che siamo solo alla prima prova ho tempo per rifarmi”. Contento anche Cippitelli salito sull’ultimo gradino del podio a un secondo da Carminati. Quarto, al termine di una lunga volata, finisce Scarabelli che di qualche frazione di secondo ha la meglio su Clindo Mizzoni. Barbera sesto mette in coda: Arrido, Aiardi, Patrizio Mizzoni e Natali.
CLASSIFICA GENERALE: Pipicella p. 250 – Carminati p. 200 – Cippitelli p. 160
CLASSE 1000 AVANZATA – E’ stata questa, fra le sei classi del Trofeo Amatori, a registrare il maggior numero di defezioni fra le qualifiche e la gara, infatti solo la metà dei piloti che avevano preso parte alle cronometrate del sabato alla fine hanno deciso di scendere in pista, fra questi ovviamente quasi tutti quelli di alta classifica che volevano evitare di utilizzare subito lo scarto a disposizione ai fini della classifica di campionato, infatti quest’anno a differenza dello scorsa edizione la classifica terrà conto dei migliori sei risultati su sette gare e quindi i giochi si riducono.
La corsa, abbastanza a sorpresa, ha visto la vittoria del trentenne catanese Manlio Scaglione che al termine di un avvincente duello con lo spoletino Tiziano Mattioli ha prevalso nello sprint finale.
Per come si erano messe le qualifiche il super favorito sembrava essere il veneto di Bassano del Grappa Alessandro De Momi (Yamaha) che aveva ottenuto la pole con uno straordinario 1’57 netto rifilando quasi due secondi all’immediato inseguitore Pietro Sartori uno dei piloti che ha poi dato forfait, ma al via De Momi rimane fermo in pista, rischiando anche il tamponamento di altri concorrenti e parte praticamente ultimo. Dirà poi che l’emozione gli ha giocato un brutto scherzo, infatti non aveva inserito la marcia e prima di rendersi conto di quanto accaduto sono passati lunghissimi secondi. Oltre a De Momi sbaglia completamente la partenza anche il vincitore di Misano Gabriele Rossi, che poi continuerà a perdere terreno chiudendo nelle retrovie.
Della debacle di De Momi ne ha approfittato Gionata Fabbri (Kawasaki) partito dalla seconda fila che ha messo in riga Mattioli e Scaglione, ma il predominio del ventottenne jesino è durato poco infatti al primo passaggio Scaglione e Mattioli sono già davanti, anche un certo margine. I due fanno gara a se, scambiandosi più volte le posizioni e incrementano il vantaggio sul gruppo degli inseguitori capitanato da Fabbri e comprendente anche Vittorio Carminati (Ducati), Carlo Corsetti (BMW) che però sarà costretto al ritiro da un problema tecnico al terzo giro, Cristiano Franchi (Yamaha), Francesco Bernoni (Yamaha), Daniele Caggiano (BMW), Leonardo Solmonese (Yamaha) e Roberto Varisco (Kawasaki), protagonista insieme a Carminati di un acceso finale nel quale si sono giocati l’ultimo gradino del podio, andato poi per un inezia al bergamasco.
La gara non registra particolari avvenimenti, in testa prosegue la bagarre fra Scaglione e Mattioli, Varisco e Carminati dopo aver lasciato la compagnia di Franchi provano a raggiungere la coppia di testa ma il tentativo risulterà assolutamente vano, gli altri proseguono la marcia con notevole ritardo.
Mattioli al penultimo giro attacca e passa a condurre ma prende due grossi rischi e Scaglione ne approfitta per tornare in testa e involarsi verso la prima vittoria dopo tre anni di gare. Come detto lo sprint per il terzo posto vede prevalere Varisco su Carminati. Quinto chiude Franchi, poi a una ventina di secondi concludono: Fabbri, De Momi, Solmonese, Bernoni e Dotti.
CLASSIFICA GENERALE: Mattioli p. 310 – Scaglione p. 300 – Rossi p. 288
CLASSE 1000 PRO – Gara ricca di colpi di scena e che ha visto chiudere anzitempo per problemi diversi due dei sicuri protagonisti del torneo: Tommaso Pinna (Yamaha) e Massimo Dovesi (Ducati). Fuori i due, gioco semplificato per Tiziano Traini (BMW) che dopo un duello iniziale con Alessandro Rossi (Yamaha) si è aggiudicato la corsa senza grandi patemi.
Lo start è accompagnato dall’uscita di un piccolo raggio di sole che fa ben sperare, ma la cosa è di breve durata, infatti rapidamente il cielo si chiude nuovamente e poco dopo la pioggia torna protagonista. Parte la gara con Rossi che stacca perfettamente sul poleman Pinna e gli altri di primo piano, in particolare Traini e la coppia Yamaha formata da Gianluca Baratto e Matteo Bizzotto che in gara non ripeterà quanto fatto in prova e via via perderà terreno, sino a chiudere nelle ultime posizioni. Rapidamente in testa si forma un terzetto formato da Rossi, Traini e Pinna che fa il vuoto, tanto che al secondo passaggio vanta già sei secondi su Dovesi risalito rapidamente dalla quindicesima posizione in griglia.
Il primo colpo di scena a metà della terza tornata, quando la moto di Pinna emette una lunga fumata bianca costringendo il sardo ad abbandonare, a questo punto si capisce subito che la corsa sarà una questione riservata fra Traini e Rossi, gli altri infatti continuano a perdere strada ad eccezione di Simone Sbrana (BMW) che dopo la brutta partenza inizia ad inanellare una serie di giri veloci tanto da riportarsi in zona podio.
Poco dopo metà gara Traini rompe gli indugi e va saldamente al comando lasciando Rossi indietro, il marchigiano pensa a un tranquillo secondo posto che comunque gli permetterebbe un buon recupero in classifica generale, ma non ha fatto i conti con uno scatenato Dovesi che a due giri dal termine è alle sue spalle e ingaggia uno spettacolare duello dal quale ne esce però sconfitto, infatti all’uscita della “Palagio” scivola abbandonando sogni di gloria. Traini è saldamente al comando e dopo la caduta di Dovesi, Rossi si limita a mantenere la seconda piazza, senza considerare il veemente ritorno di Sbrana che in un sol giro guadagna due posizioni e nel finale attacca decisamente Rossi, i due escono appaiati dall’ultima curva ma Rossi ha una traiettoria migliore e di pochi millesimi riesce a mantenere il secondo gradino del podio. Quarto a dieci secondi chiude Domenighini che regola Baratto, D’Adda partito ventitreesimo, Zambelli, Cirotto, Bernardini e Quinzanini.
CLASSIFICA GENERALE: Bizzotto p. 536 – Domenighini p. 420 – Traini p. 410
Prossimo appuntamento con il Trofeo Italiano Amatori il 9 giugno a Vallelunga.
Ufficio Stampa
6 Maggio 2019
Rif.: Diego Mancuso, 347 7593717 – Celso Pallassini, 328 8326609