COMUNICATO STAMPA
Il profilo dei sei vincitori dell’unico trofeo nazionale su misura per i non-professionisti
SI RACCONTANO I CAMPIONI DEL TROFEO ITALIANO AMATORI 2016
Storie e curiosità: Zampedri (600 Base), D’Ettorre (600 Avanzata), Cloroformio
(600 Pro), Chiesura (1000 Base), Jondini (1000 Avanzata) e Vacondio (1000 Pro)
600 Base – Vincenzo Zampedri
Vincere un campionato a 48 anni, a sei stagioni dall’ultima esperienza agonistica, e dedicare il titolo alla moglie Katiuscia perché “mi permette di fare tutto questo”. Così, come hanno riferito con tono affettuoso e divertito le cronache dell’ultimo round del Mugello, parlò il quarantottenne bresciano Vincenzo Zampedri (Yamaha), imprenditore nel settore alimentare, che solo quest’anno ha assaporato per la prima volta il gusto della vittoria ed ha coronato il suo sogno, imponendosi in un’equilibratissima 600 Base. Anche Zampedri è un appassionato “da sempre” delle due ruote (e sull’asfalto) ma solo all’ingresso negli “anta” ha potuto cominciare a correre, scegliendo anche allora la formula-Amatori. E’ tornato nel 2016 alla gare del Motolampeggio, dopo alcuni anni di sole prove libere, ed ha firmato una stagione in netto crescendo. “All’iniz
io del campionato faticavo – ammette Vincenzo – poi, anche grazie al team Dinamica Corse di Milano, ho migliorato il mio feeling e i risultati sono arrivati su tutte le piste, di pari passo col miglioramento dei tempi”. Sportivo a tutto tondo – pratica anche il triathlon con il compagno di team Diego Modugno – il bresciano è giunto piuttosto teso al doppio round decisivo del Mugello; la vittoria nella gara del sabato dell’avversario diretto Raffaele Perrone lo ha costretto ad uscire allo scoperto la domenica e lo ha fatto nel modo migliore conquistando il secondo posto di categoria (con appena 3 decimi di vantaggio sul laziale!) e, con questo, il titolo. Ben 90, invece, i punti di differenza tra i due, al netto degli scarti, nella classifica generale.
Nelle altre classifiche della 600 si sono imposti Alex Sapia (Yamaha – Base Under 30), lo stesso Zampedri (Yamaha – Base Over 40) e Stefano Munerato (Yamaha – Base Time 2.07).
600 Avanzata – Marco D’Ettorre
Romano de’ Roma, Marco D’Ettorre, 41 anni, portacolori del team CMT Racing, ha iniziato il campionato della 600 Avanzata, forte del successo ottenuto nel 2015 nel Trofeo Italia, con un preciso obiettivo, vincere il titolo. E l’avvio di stagione non ha fatto altro che irrobustire le ambizioni del veloce pilota, autore di un meraviglioso “filotto”, a Vallelunga, Misano e Mugello. Poi D’Ettorre ha potuto tirare un po’ il fiato, tenendo conto anche della possibilità offerta dal regolamento di scartare i due peggiori risultati su sette round. Fino alla fine del 2016 non è mai comunque sceso dal podio e, anche se al Mugello, propr
io nelle concitatissime, ultime battute, ha rischiato di perdere un campionato ormai vinto, nessuno ha messo in discussione la legittimità della sua affermazione. “Dedico questo titolo Amatori al team manager Alessandro Toti, agli sponsor e a tutta la squadra che fin dalla prima prova ha condiviso il mio obiettivo. Sono da sempre un appassionato di moto – racconta D’Ettore, con la sua aria scanzonata e sorridente – ed è da tanto che frequento l’ambiente; ma prima del 2015 avevo disputato solo tre gare nell’ormai lontano ‘99”. “Riesco a dedicarmi a tempo pieno all’attività di pilota – conclude il neo-campione – ma sono un appassionato di sport, per tenermi in allenamento frequento una palestra”.
600 Pro – Michele Cloroformio
Grazie a una prima parte di stagione trionfale, con tre vittorie consecutive, il potentino di Castel Lagopesole, Michele Cloroformio (Yamaha), si aggiudica il titolo della classe 600 Pro. Il torneo ha vissuto due fasi ben distinte, la prima con il dominio di Cloroformio e la seconda con la rincorsa di Pietro Osnato (Yamaha), che ha collezionato tanti secondi posti, ma non è mai riuscito a salire sul gradino più alto del podio, situazione che alla fine lo penalizzerà, infatti al centauro di Corigliano Calabro mancheranno giusto i punti di una vittoria. Cloroformio ha ventidue anni ma ha già una buona carriera alle spalle con altri campionati vinti e quindi è abbastanza abituato a gestire le classifiche, come ha ampiamente dimostrato in questa stagione. Si avvicina al mondo delle competizioni a 15 anni, è uno dei piloti più giovani della R6 Cup, il monomarca Yamaha che ha scoperto diversi piloti poi affermatisi anche in campionati maggiori. Nel 2010 passa al tricolore 600
Stock dove rimane un paio di stagioni con alterni risultati, ma non disdegna di partecipare a importanti trofei nazionali nei quali si prende anche soddisfazioni. Il primo titolo arriva nel 2014 quando si aggiudica il National Trophy 600 e contemporaneamente prende parte come wild card ad alcune gare della RR Cup conquistando ben tre vittorie; la stagione 2015 non è densa di soddisfazioni ma le gioie tornano in quella appena conclusa, con il secondo titolo della carriera. Ancora non sono definiti i programmi del 2017 e quindi non sappiamo se difenderà il titolo della 600 Pro o ci sarà un cambio di categoria. Grazie alla sua giovane età, Cloroformio si è aggiudicato anche la classifica riservata agli under 30.
Nelle altre classifiche speciali si impongono il massese Daniel Bongi (Triumph) nella Over 30, il senese Francesco Varanese (Ducati) nella Over 40 e il varesino Cristian Redaelli (Yamaha) nella Time 2.00.
1000 Base – Riccardo Chiesura
In cinque gare (le ultime di un campionato che si articola su sette prove) non è mai sceso al di sotto del secondo gradino del podio e una volta è salito anche su quello più alto. Così, con una progressione irresistibile, Riccardo Chiesura, 40 anni, veneto di Conegliano (TV), sposato e padre di una bambina di tre anni, ha costruito la sua vittoria nel campionato nella 1000 Base. E pensare la sua stagione 2016, la prima in pista come pilota, è iniziata con uno zero a Vallelunga seguito da un settimo posto a Misano. “Da quel momento – racconta il neo-campione – con il team SBK Racing Gomme di Cuneo abbiamo iniziato il lavoro sulla moto e sul pilota che ha prodotto una sequenza di eccellenti risultati tali da consentirmi di laurearmi matematicamente campione fin dal round del sabato al Mugello”. La domenica Riccardo è sceso in pista –
nonostante una caviglia molto dolorante per uno stiramento ai legamenti, procurato in allenamento, con la supermotard – per onorare la squadra e condividere la festa con tutti gli amici e l’entourage, dando vita comunque ad una bella battaglia. Come detto Chiesura non aveva mai corso prima, si divertiva con le pit bike fino a che alcuni amici non lo hanno convinto a mettersi alla prova. “E’ stata un’esperienza molto positiva, ho trovato un bell’ambiente, un’organizzazione molto buona, vorrei continuare per progredire; anche con il team ho trovato un ottimo feeling, alla fine ci siamo anche divertiti”. Da sempre appassionato di moto, Chiesura – che nella vita è project manager di una società di consulenza – ha dimostrato proprio nell’ultimo round di sapersela cavare anche sul bagnato, situazione con la quale non si era mai confrontato prima, nelle sessioni di prove.
Nelle altre classiche della 1000 Base hanno prevalso lo stesso Chiesura (Kawasaki) nella Over 40 e nella Time 2.06, Gianfranco Giorgini (BMW) nella Over 50 e Daniele Ricci (BMW) nella Intagliate.
1000 Avanzata – Stefano Jondini
Grazie a una vittoria, tre secondi posti e un buon piazzamento in gara uno a Misano, il ventisettenne di Casalpusterlengo Stefano Jondini in sella alla Kawasaki, conquista il titolo della classe 1000 Avanzata. Un campionato combattuto che si è risolto all’ultima gara con il secondo classificato Manuel Zambelli (BMW), grande protagonista del finale di stagione con un bottino pieno di 500 punti, proprio nel doppio appuntamento conclusivo del Mugello; la pista toscana ha visto invece Jondini un po’ in difficoltà, in particolare in gara uno, mentre nella seconda frazione si è incollato alle spalle dell’avversario controllandolo a distanza e prendendo quei 200 punti indispensabili per salire sul gradino più alto del podio finale e portare a casa il primo titolo della sua pur breve carriera. Il chimico agrofarmaceutico ha esordito nelle competizioni motociclistiche a 19 anni con il Supermotard, dove ha militato per alcune stagioni senza grandi risultati, anche perché ha sempre privilegiato gli studi e poi la professione. Nel 2015, ottenuta la stabilità professionale, decide di tornare a dedicarsi alla sua passione, ma questa volta nella velocità pura ed approda al Trofeo Amatori nella classe 600 Base, dove
chiude al secondo posto il campionato. I buoni risultati lo spingono a proseguire l’avventura, lascia la 600 e sale nella 1000 e, visti gli ottimi tempi di riferimento passa direttamente alla classe Avanzata. L’esordio stagionale è ottimo con il secondo posto a Vallelunga, ma poi la doccia fredda con lo zero della seconda prova a Misano. Jondini non si abbatte e medita subito il riscatto che arriva puntuale nel terzo round al Mugello con ancora un secondo posto, quindi il doppio appuntamento sul circuito adriatico, con la splendida vittoria nella gara domenicale che segna anche la conquista della testa della classifica che poi conserverà fino l’epilogo del torneo. Il futuro al momento non è definito, “ intanto mi gusto questo titolo, abbastanza inaspettato a inizio stagione, poi una cosa è certa, sicuramente non starò sul divano”, ha dichiarato Jondini scendendo dal podio del Mugello.
Zambelli, perso il campionato per una manciata di punti, si è comunque consolato vincendo la classifica degli Over 40 e delle Intagliate, mentre Nicola Gandini si è aggiudicato la Time 2’02.500.
1000 Pro – Yuri Vacondio
“Non potrei concepire una vita senza la moto”. Così afferma Yuri Vacondio, il campione della 1000 Pro, con quell’espressione un po’ accigliata, apparentemente aggressiva, ma in realtà mansueta, che chi frequenta le gare del Trofeo Italiano Amatori ha ormai imparato a conoscere. Reggiano, 44 anni, al primo titolo di una carriera iniziata decisamente tardi, Vacondio ha sempre cavalcato una due ruote, fino dall’adolescenza, ma ha dovuto attendere il 2010 per potersi finalmente misurare nelle competizioni. E ha scelto il campionato per i non-professionisti del Motolampeggio nel quale si è reso protagonista di una continua progressione.
“Ero già andato vicino alla successo assoluto nel 2013, sempre nella 1000 Pro, arrivando secondo all’ultima prova: se avessi vinto la gara, avrei scavalcato gli avversari che mi precedevano nella generale e invece mi dovetti accontentare del terzo posto” (alle spalle del suo concittadino Fabrizio Leoni e di Marco Sorgato, n.d.r.).
Barista nell’attività di famiglia, Yuri racconta di aver portato avanti una stagione molto impegnativa: “tra lavoro, sette giorni su sette, preparazione fisica e gestione del team (il King Racing), di cui fanno parte altri piloti, non so proprio come ho fatto!”.
In sella alla Kawasaki ZX10R, il reggiano ha realizzato un’autentica escalation di risultati, culminata nel successo del secondo round di Misano che gli ha consentito di guardare con maggiore fiducia all’ultimo scorcio di stagione.
“Al Mugello non mi sono voluto però accontentare – afferma con fierezza –, volevo dimostrare che questo fosse un risultato meritato e ho pagato anche un po’ il prezzo della tensione. Proprio perché pensavo troppo alla classifica ho sbagliato completamente la prima qualifica poi ho resettato il cervello e nella seconda ho ottenuto il mio record personale (come aveva già fatto a Misano, n.d.r.). In gara sono partito molto bene – prosegue Vacondio – ho gestito la situazione per non correre rischi inutili, ho anche riguadagnato una posizione e nelle ultime battute non mi sono sottratto alla bagarre, prendendo e restituendo qualche sportellata, senza però mai mollare”.
“La mia vittoria è frutto veramente di un lavoro di squadra che parte dalla famiglia (e devo dire grazie a mia moglie Angela ed ai miei figli Sara, 18 anni, che era presente al Mugello, e Luca, di 16 anni) e che si amplia al team, con i meccanici “Edard” Manfredotti, Frederick, Alex, Massimo e il mio grande amico Gino”.
Nelle altre classifiche della 1000 Pro hanno primeggiato Mauro Petrignani (Aprilia – Under 30), lo stesso Vacondio (Over 40) e Pierluigi Domenighini (Kawasaki – Over 50).
Ufficio Stampa
11 novembre 2016
Rif.: Diego Mancuso, 347 7593717 – Celso Pallassini, 328 8326609
Foto: Marco Fattori, 329 3366021