Misano World Circuiti “Marco Simoncelli” – 19/20 maggio 2018 (seconda prova)
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COMUNICATO STAMPA
La giornata di sole ha permesso ai non-professionisti di esprimersi al meglio
Prove e gare a Misano per il secondo round del Trofeo Italiano Amatori
I due vincitori di giornata sono Zappon (600 Base) e Dovesi (1000 Base gr. A)
Il Trofeo Italiano Amatori è approdato al Misano World Circuit “Marco Simoncelli” per il secondo round della stagione 2018 con 210 piloti ed un programma molto intenso, comprendente due gare al sabato e ben sette la domenica.
In riva all’Adriatico l’unico campionato del panorama nazionale appositamente concepito per i non-professionisti ha trovato condizioni meteo ideali grazie al sole, che durante la prima giornata ha tenuto la temperatura sempre al di sopra dei 20°, e ad una ventilazione costante che ha garantito clima e pista asciutti.
Situazione auspicata da tutti dopo l’autentica lotteria della prima prova, caratterizzata dalla pioggia mista alla sabbia che aveva reso scivolosissimo l’asfalto del Mugello, con conseguente ecatombe di concorrenti. L’appuntamento di Misano è stato quindi considerato anche come controprova dei risultati di inizio stagione.
E quindi, al di là dei turni di qualificazione, a catalizzare l’attenzione del sabato sono state soprattutto le due gare, quella della 600 Base, vinta da Mirko Zappon (Honda), e quella della 1000 Base gruppo A che ha visto imporsi Massimo Dovesi (Ducati).
Per quanto riguarda invece le prove, i più veloci sono risultati Yuri Certini (Honda, 1’44”5) nella 600 Avanzata e Daniele Zinni (Yamaha, 1’42”6) nella 600 Pro (che formano una griglia unica); la wild card Raffaele Infante (Kawasaki, 1’47”5) nella 1000 Base gruppo B, Roberto Bernardi (BMW, 1’42”4) nella 1000 Avanzata e Alessandro Rossi (Yamaha, 1’40”1) nella 1000 Pro.
Come detto nella 600 Base ha svettato Zappon che ha preceduto di meno di tre decimi Mauro Cocchi (Yamaha) e con un margine superiore ai nove secondi Nicola Crestanini (Yamaha) che ha avuto ragione di Davide De Patre (Triumph) di appena 89 millesimi. Il ventiseienne operario di Porto Viro (RO), portacolori del team Villani Racing – VR 49 di Bologna, ha così riscattato la gara del Mugello in cui, come a Misano, aveva conquistato la pole position ma era poi scivolato, anche lui vittima dell’incredibile “fango” creatosi in pista.
La gara è stata interrotta con bandiera rossa dopo un giro, a causa di un incidente per fortuna senza gravi conseguenze, e si è disputata sulla distanza ridotta di otto tornate. Come già al primo via, Zappon, che vanta trascorsi giovanili nel motocross, è stato prontissimo ed ha mantenuto costantemente la testa davanti a Cocchi; ma tra i due c’è stata battaglia “vera” visto che l’inseguitore ha costantemente tenuto il distacco entro limiti bassissimi e fino all’ultimo ha tentato di piazzare la zampata decisiva. Anche alle spalle dei primi due, che hanno progressivamente distanziato tutto il gruppo, c’è stata grande bagarre, con spettacolo di altissimo livello. Dal confronto ravvicinato sono emersi, nell’ordine il vincitore del Mugello Crestanini, che rimane al comando della classifica provvisoria del trofeo, De Patre e, più attardati, Davide Giostra (Kawasaki), un altro dei delusi del Mugello, e Francesco De Franco (Kawasaki), che invece in Toscana era salito sul secondo gradino del podio.
Alla prima vittoria della vita con una moto stradale, Zappon, che ha anche firmato il giro più veloce in 1’46”1, ha ammesso di aver vissuto una sensazioni sconosciuta quando si è reso conto che Cocchi avrebbe potuto attaccarlo: “non mi ero mai trovato a difendere sull’asfalto la prima posizione” ha dichiarato candidamente sul podio ed ha poi esternato la propria passione per la pista di Misano. Da parte sua il trentenne magazziniere reggiano, costretto al ritiro al Mugello da un problema tecnico, ha mostrato grande soddisfazione per il risultato ed ha riconosciuto di aver guidato sempre al limite e di averci provato fino alla fine. Per il quarantatreenne imprenditore veronese Crestanini, al quarto anno di corse, primo con gli Amatori, la gara è stata durissima e bellissima per il duello fino all’ultima curva con De Patre.
Grandi sorrisi sul podio della 1000 Base gruppo A. E d’altra parte hanno avuto buoni motivi per gioire i primi tre dell’ordine d’arrivo Dovesi, Stefano Verona (Suzuki) e Vittorio Carminati (Ducati). Per il quarantaseienne manager bolognese, al primo anno di corse ed alla prima gara intera della vita, la vittoria ha voluto dire l’atteso riscatto del Mugello dove era anche lui scivolato dopo aver fatto segnare il terzo tempo in prova. Il quarantaduenne reggiano Verona, nella vita di tutti i giorni commesso, ha invece conquistato il podio con una Suzuki del Team Braghi praticamente di serie, nuova “da vetrina”, facendo probabilmente valere le sue doti di resistenza fisica, derivanti dall’attività di ultramaratoneta. Carminati, imprenditore bergamasco di 54 anni, ha definito la sua gara “da urlo”: terzo in griglia di partenza, sedicesimo durante il primo giro, di nuovo terzo sotto la bandiera a scacchi, grazie ad una strepitosa rimonta.
Sono stati però come minimo altri due gli ulteriori protagonisti di questa gara e cioè Antonino Reitano (Yamaha), che ha condotto la corsa per i primi sei giri, poi ha perso alcune posizioni ed infine è uscito di scena, e Marco Fiorini (Yamaha), inseguitore di Dovesi fino al penultimo giro, quando ha fatto segnare anche la tornata più veloce in 1’43”7. “Sono caduto all’ultimo giro – ha raccontato con grande correttezza Fiorini – all’ingresso delle Rio, dopo che ero riuscito a mettere le mie ruote davanti a quelle di Dovesi; ma obiettivamente ero stanco”. Gara senza storia anche per il poleman Alexander Di Loreto.
Hanno invece animato la lotta per le prime posizioni anche Giorgio Durante (Kawasaki), “bruciato” sul filo di lana da Carminati per appena 66 millesimi, e Gian Piero Mura (Yamaha).
Dovesi ha festeggiato con i familiari, giunti da Bologna per sostenerlo, ed ha raccontato di aver sempre sognato di poter correre in moto: “è bellissimo poterlo fare anche a 46 anni!”. Verona ha ammesso di aver nutrito un po’ di timore prima del via ma di essere stato rinfrancato dall’ottima partenza. Carminati ha spiegato che, oltre a non essere partito benissimo, si è trovato ingolfato nel gruppo dopo aver pelato il gas al Curvone, nel primo giro, per evitare altri piloti.
Il programma di domenica prevede la partenza della 1000 Base gruppo B, gara 1, alle 9.50 seguita dalla gara della 1000 Avanzata alle 10.30. Dopo una lunga pausa, gli Amatori scenderanno di nuovo in pista dalle 15.30 con la 1000 Pro e poi, a seguire, con la 600 Avanzata – Pro (16.10) e con i secondi round del week end della 600 Base (16.50), 1000 Base gruppo A (17.30) e 1000 Base gruppo B (18.10).
Ufficio Stampa
Misano Adriatico, 19 maggio 2018
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