Trofeo Italiano Amatori 2019 – Autodromo Internazionale del Mugello 24 – 25 Agosto (5° round)
www.trofeoitalianoamatori.it
COMUNICATO STAMPA
GIOSTRA (600 Base) – MUNERATO (600 Avanzata) – OSTUNI (600 Pro)
CIPPITELLI (1000 Base) – DE MOMI (1000 Avanzata) – PINNA (1000 Pro)
VINCONO IL QUINTO ROUND DEL TROFEO ITALIANO AMATORI AL MUGELLO
TUTTI I TITOLI SI ASSEGNERANNO A MISANO IL 29 SETTEMBRE
Scarperia – La temuta pioggia non è arrivata, ansi è stata una mattinata fresca e con ampi squarci di sole, situazione ottimale per le gare del quinto round del Trofeo Italiano Amatori, andato in scena all’autodromo del Mugello.
Tutte le corse sono state belle e combattute, come ormai ci hanno abituato i piloti del più longevo trofeo di velocità, ideato dal patron Daniele Alessandrini e perfettamente gestito dallo staff del Moto Club Motolampeggio di Roma.
Le gare non sono state turbate da incidenti, se si esclude qualche innocua scivolata e i piloti sono stati perfettamente assecondati dalle gomme Metzeler racetec RR, utilizzati nelle varie classi.
A salire sul gradino più alto del podio sono stati rispettivamente l’ascolano Davide Giostra (Kawasaki) nella classe 600 Base, il pugliese di Altamura Vincenzo Ostuni (Yamaha) nella classe 600 Pro, il milanese di Legnano Stefano Munerato (Yamaha) nella classe 600 Avanzata, il romano Christian Cippitelli (Suzuki) nella 1000 Base, il vicentino di Bassano del Grappa Alessandro De Momi (BMW) nella classe 1000 Avanzata e il sassarese Tommaso Pinna (BMW) nella classe 1000 Pro.
Dopo questo appuntamento nessun pilota ha conquistato il titolo 2019, anche se De Momi con il quarto successo consecutivo è a un passo da quello della 1000 Avanzata, nelle altre classi invece la situazione è molto incerta, decisive saranno quindi, le gare del sesto e ultimo round che si svolgeranno il 29 settembre al Misano World Circuit “Marco Simoncelli” sempre nel contesto della Coppa Italia FMI.
E’ stato un monologo quello di Davide Giostra che si è aggiudicato con estrema facilità la 600 Base. Il marchigiano nato a San Benedetto del Tronto ma residente ad Ascoli Piceno, partito dalla pole ha preso subito in mano le redini della gara, guadagnando giro dopo giro, sino a chiudere in estrema scioltezza con quasi tredici secondi di vantaggio. Alle sue spalle invece la gara è stata esaltante e a visto più piloti alternarsi al suo inseguimento. Protagonisti dei numerosi avvicendamenti nella zona del podio, sono stati il pescarese Alessandro D’Ancona (Yamaha), il pilota di casa Alessandro D’Antonio anche lui in sella alla Yamaha, la wild card Cristina Peluso (Honda) e il foggiano Alessandro Lecce (Yamaha). Ha deluso invece il lombardo Nicola Crestanini (Yamaha) uomo di alta classifica, soprattutto dopo che i primi due, ovvero Lubrat e Calvo, hanno fatto il salto nella classe superiore lasciando via libera a chi occupava le posizioni di rincalzo. Il finale è stato ricco di colpi di scena, prima si è assistito al veemente ritorno della wild card Alessandro Gelormini (Honda) che si è portato in zona podio e poi alla scivolata della Peluso, alla “Bucine” poco dopo aver guadagnato la seconda posizione e quindi al lungo di D’Antoni che ha perso una quindicina di posizioni.
Rimescolate le carte e sventolata la bandiera a scacchi al dominatore Giostra e a D’Ancona, che nell’ultima tornata è riuscito a prendere un lieve margine, c’è stata la volatona per l’ultimo gradino del podio che ha visto Gelormini prevalere su Lecce. Quinto Vittorio Argentino (Honda) partito decimo.
Terza vittoria su sei gare per il leader del campionato Vincenzo Ostuni che si avvicina sempre più al traguardo finale della classe 600 Pro. E’ stata questa la corsa più avvincente e incerta con bel quattro piloti alternatisi al comando della gara e alla fine giunti in mezzo secondo. A vincere, come detto è stato Ostuni, ma ha veramente dovuto lottare le proverbiali sette camicie per avere ragione del fiorentino Carlo Corsini (Yamaha), dell’italo svizzero detentore della pole Massimo Gamba (Honda) e del catanese Salvatore Torrisi (Yamaha) giunti nell’ordine. Ottima gara anche per il senese Francesco Varanese (MV Agusta) che raramente fallisce gli appuntamenti sui saliscendi del circuito toscano.
Come è noto insieme ai piloti della classe Pro corrono anche quelli della Avanzata e anche in questa circostanza c’è stato un lungo testa a testa fra il neo capoclassifica Stefano Munerato (Yamaha) e l’ex leader Corrado Fornari (Kawasaki) distanziati sul traguardo di due decimi esatti. Terzo è giunto Gabriele Nigro (Kawasaki) alla sua migliore prestazione assoluta, leggermente più staccati hanno chiuso Roberto Bellebono (Kawasaki) e Mauro Cocchi (Yamaha).
Partenza tribolata quella della classe 1000 Base con molti piloti ai quali si è spenta la moto al momento dello starter, così il direttore di gara decide per un secondo giro di allineamento e di conseguenza, corsa ridotta a nove giri. Non porta bene la pole al bolognese Alessandro Mattioli (Ducati) che distratto dai momenti convulsi, stacca in ritardo e perde diverse posizioni che poi recupererà sino a portarsi in zona podio ma esattamente a metà gara alla “Luco – Poggiosecco” perde l’anteriore e scivola chiudendo anzitempo la sua avventura.
Parte invece benissimo Christian Cippitelli dalla terza fila con il settimo crono e si porta immediatamente in testa, non mollerà più fino la bandiera a scacchi, anche se la sua non è stata gara solitaria, lo hanno insidiato infatti più piloti che si sono alternati al suo inseguimento.
Alla fine il romano che, nei due giri finali, ha dato un allungo decisivo, ha vinto con un paio di secondi di vantaggio sul marchigiano Fabrizio Giraudo (Yamaha), partito dalla terza fila, il laziale Giuseppe Marsella (Ducati) secondo nei giri iniziali e la wild card albanese Emitjon Ceci (Kawasaki) che di soli ottanta millesimi ha perso la volata per il podio. Quinto è terminato il riminese Egidio Paolo Orsini (BMW) che è risultato primo della speciale classifica degli over 50.
Visto l’elevato numero di iscritti nella 1000 Base, anche in questa circostanza si è svolta la gara B, riservata ai piloti che in occasione delle prove sono andati oltre il quarantesimo crono. A imporsi è stata la wuild card Alberto Bianchi (Yamaha), il comasco ha preso in mano la corsa al sesto giro dopo aver superato il monzese Francesco Scotti (Suzuki), poi terminato terzo. Sul gradino intermedio del podio il catanese Rosario Granada (Suzuki).
Non ha portato bene la pole conquistata nella classe 1000 Avanzata al bresciano Daris Mancastroppa (BMW), infatti prima è stato protagonista di una brutta partenza e poi quando era in pieno recupero è caduto a metà del secondo giro, senza conseguenze se non quella di mandare alle ortiche quanto di buono fatto nelle prove del sabato.
La vittoria come detto è andata a De Momi dopo una lunga battaglia con il mantovano Pietro Sartori e lo jesino Gionata Fabbri entrambi su Kawasaki. De Momi è stato quasi sempre in testa ma i due lo hanno tallonato da vicino per l’intera gara tanto che chiuderanno nello spazio di meno di due secondi. Più attardati gli altri, con il gruppo degli inseguitori guidato dal fiorentino Gabriele Gamberucci finito ai piedi del podio, ma con un ritardo pesante e il romano Daniele Caggiano (BMW) a chiudere la top five che di pochi millesimi ha preceduto Francesco Bernoni (Yamaha).
Altro pilota protagonista per oltre metà gara è stato il modenese Fabrizio Brandoli (BMW) che partito con il quinto crono è stazionato a lungo nelle posizioni che contano, prima di scivolare all’Arrabbiata uno e chiudere anzitempo la corsa. Particolare nota di merito per il lombardo Fulvio Ricci partito ventunesimo (Ducati) e arrivato settimo.
Week end da incorniciare per il sardo Tommaso Pinna che dopo la pole della 1000 Pro conquista anche la vittoria, la prima stagionale. Il sassarese dopo aver tentennato in partenza, tanto da staccare sesto e vedere il veneto Matteo Bizzotto (Yamaha) prendere la testa della corsa, non si è scoraggiato e ha cercato subito di recuperare, tanto che in meno di due tornate si è portato al comando, incrementando costantemente il suo vantaggio sui rivali sino a chiudere la gara con quasi sette secondi sul veneto Gianluca Baratto (Yamaha) che nella volata finale ha avuto la meglio su Bizzotto per soli settanta millesimi. Quarto è finito il marchigiano Fabio Gaspari (BMW) e quinto il corregionale Alberto Arghittu (Ducati).
La giornata molto bella per Pinna non lo è stata altrettanto per il suo corregionale Libero Peppino Cirotto (BMW) partito con il terzo crono che è caduto al primo giro, così come da dimenticare quella del bolognese Massimo Dovesi, altro protagonista delle prove ufficiali e scivolato al settimo passaggio quando occupava la quarta piazza. Settimo giro fatale anche per Thomas Gibertoni (BMW), Nicola Quinzanini e Nicola Gandini, entrambi su Yamaha, tutti nomi noti del trofeo.
Bella prova dello svizzero di Bellinzona Elia Crotta (Honda) che partito quattordicesimo nei giri finali ha recuperato diverse pozioni fino a chiudere sesto.
Prossimo e ultimo appuntamento con il Trofeo Italiano Amatori 2019 il 28 e 29 settembre a Misano.
Ufficio Stampa
Autodromo del Mugello, 25 Agosto 2019
Rif.: Diego Mancuso, 347 7593717 – Celso Pallassini, 328 8326609