Con 36° sul display della temperatura dell’aria (e 50 sull’asfalto), definire ”impegnative” le gare sprint del Trofeo Italiano Amatori disputate al Mugello, nella prima giornata del quarto round del campionato, è decisamente un eufemismo.
Ma, nonostante le eccezionali condizioni ambientali, nessuno si è tirato indietro, i confronti sono anzi risultati particolarmente accesi e combattuti, grazie anche alla monogomma Metzeler Racetec RR che, fino agli ultimi metri, ha garantito a tutti performance e grip ideali.
Roberto Torretta
I vincitori del sabato sono risultati il trentaquattrenne lombardo Roberto Torretta (Yamaha) nella 600 Base; il quarantatreenne napoletano Domenico Savarese (Kawasaki) nel Rookie Challenge 600; il venticinquenne emiliano Bryan D’Onofrio (Yamaha) nella 600 Pro; il quarantaquattrenne mantovano Mauro Tommasi (Honda) nel Rookie Challenge 600 Pro; il quarantenne molisano Ivano Lancellotta (Yamaha) nella 1000 Base; il sessantottenne bergamasco Fulvio Rizzi (BMW) nella 1000 Avanzata e il venticinquenne abruzzese Fausto Mincione (Yamaha) nella Superior Cup.
Domenico Savarese
Alla luce di questi risultati, le classifiche provvisorie non ufficiali di campionato sono guidate da Diego Masciocchi (600 Base), Domenico Savarese (Rookie Challenge 600), Andrea Liberini (600 Pro), Mauro Tommasi (Rookie Challenge 600 Pro), Ivano Lancellotta (1000 Base), Giovanni Pontiggia (1000 Avanzata), Fabio Mincione (Superior Cup).
Bryan D’Onofrio
Ricordiamo che nel programma del Mugello, secondo ed ultimo doppio round stagionale, unica tappa dell’anno del trofeo per i non-professionisti con tutte e nove le categorie presenti in contemporanea, è compreso anche il Rookie Challenge 1000 e 1000 Pro che si articola esclusivamente sul week end e che scenderà in pista per la propria gara domenica alle 13.20.
IL RACCONTO DELLE GARE
Classe 600 Base e Rookie Challenge 600 Base – Gara bella e ricca di colpi di scena con tre piloti, Roberto Torretta, Diego Masciocchi e Alessandro Sità che, partendo tutti dalla prima fila, hanno monopolizzato la prima meta della gara allungando sui rivali. Il colpo di scena alla fine del quarto passaggio: mentre Masciocchi supera Torretta, Sità rompe ed è costretto al ritiro, per la vittoria è sfida fra i due che più volte si superano a vicenda, alla fine è Torretta ad avere la meglio per soli 73 millesimi su Masciocchi, più indietro Nicola Bevilacqua si aggiudica l’ultimo gradino del podio, quarto chiude Claudio Sergiovich e quinto Simone Di Mario.
Nello stesso raggruppamento gareggia anche il Rookie Challenge 600 che vede Domenico Savarese (Kawasaki) aggiudicarsi la corsa, con il settimo posto assoluto, davanti a Alessio Pedetta (Suzuki) e James Brusa (Yamaha).
Classe 600 Pro e Rookie Challenge 600 Pro – Al via il poleman Bryan D’Onofrio (Yamaha) scatta perfettamente e mantiene la testa della gara, con Andrea Liberini (Kawasaki) immediatamente dietro, malissimo invece Nicolò De Padova (MV) che aveva il secondo crono, il quale perde immediatamente terreno per poi fermarsi e prendere la via dei box per un problema tecnico. La lotta per la vittoria è una questione riservata a D’Onofrio e Liberini che allungano su un gruppetto di cinque piloti che si danno battaglia per il terzo gradino del podio. Del gruppo fanno parte anche: Gianluigi Rizzo, Michele Gili, Alessandro Peri, Simone Giorgini, Matteo Minganti e la wild card Roberto Tommaso Carinelli.
Gli ultimi due giri vedono D’Onofrio attaccare decisamente il battistrada e superarlo; poco dopo nel tentativo di recuperare la posizione alla curva del Palagio, Liberini prende una imbarcata e chiude il gas dando definitivamente via libera alla vittoria di D’Onofrio. Rizzo si aggiudica la volata per il terzo gradino del podio davanti a Minganti e Giorgini.
Da rilevare l’assenza di Mirko Zappon, principale rivale di Liberini nella corsa al titolo, costretto ad abbandonare dopo una caduta (con conseguente infortunio) nelle prove del venerdì.
Il mantovano Mauro Tommasi (Honda) si aggiudica la gara del Rookie Challenge 600 Pro, davanti alla wild card Nicola Crestanini e a Matteo Dal Cappello, entrambi su Yamaha.
Mauroi Tommasi
Classe 1000 Base – Ivano Lancellotta (Yamaha), leader della 1000 Base, riafferma il suo predominio anche nella gara sprint del Mugello. Il molisano, partito dalla prima fila con il secondo tempo, allo start si è visto sfilare da Michele De Agostini (Honda) e dal poleman Angelo Rotolo (Ducati); fra i migliori, anche Federico Fassi (Yamaha), caduto però subito alla Bucine: il bergamasco riprenderà la corsa ma chiuderà molto indietro.
Lancellotta al terzo giro rompe gli indugi e si porta al comando allungando immediatamente, da questo momento la gara per la vittoria non ha più storia, il suo vantaggio sul primo inseguitore De Agostini arriverà fino a 8 secondi, poi gli ultimi due giri va in scioltezza e si aggiudica la corsa davanti a Alessandro Giannetti (Yamaha) che nel finale ha superato De Agostini; ai piedi del podio Angelo Rotolo (Ducati), partito dalla pole, ha preceduto Agostino Ammirata (Yamaha).
Ivano Lancellotta
Classe 1000 Avanzata – Sessantotto anni e non sentirli, anzi avere ancora la voglia di essere fra i protagonisti assoluti della classe 1000 Avanzata, tanto da vincerla, dominandola praticamente dall’inizio alla fine. Protagonista dell’impresa il bergamasco Fulvio Rizzi (BMW). Allo start c’è subito un colpo di scena importante, non si presenta sulla griglia il detentore della pole Marco Puglisi per un problema tecnico alla sua moto all’ultimo momento, così allo spegnersi del semaforo è Pirozzi a prendere in mano le redini della gara, ma non si completa il giro che Rizzi va in testa e allunga immediatamente. Dietro ci mettono un po’ a organizzarsi per inseguire il battistrada. Alla fine è Adamo Borrielli (Yamaha) a rompere gli indugi e inseguire Rizzi. I due guadagnano terreno sugli inseguitori che in quattro si disputeranno l’ultimo gradino del podio che andrà a Fabrizio Giraudo (Yamaha) che precederà Giovanni Pontiggia (Aprilia), Gabriele Rossi, Riccardo Bilò e Fabrizio Brandoli.
Fulvio Rizzi
Superior Cup – Ottimo inizio del poleman Fausto Mincione (Yamaha) con in scia l’immediato inseguitore Fabio Gaspari (Honda), la gara sarà una questione fra l’abruzzese e il marchigiano, il terzo potenziale incomodo Mattia Giachino (BMW) sbaglia totalmente partenza tanto da perdere una quindicina di posizioni, riuscirà in parte a recuperare, ma chiuderà sesto.
Già nel primo giro esce di scena per una innocua scivolata Tommaso Cherici (BMW) che era nelle primissime posizioni. la coppia di testa allunga mentre si forma un trenino formato da Giampiero Galante (Aprilia), Domenico Di Marco (Yamaha) e Leonard Solmonese (Yamaha), del gruppo anche Elia Sebenico (Ducati) che cadrà al penultimo giro.
Nel finale Mincione e Gaspari non si risparmiano, ma la volata finale vede Mincione transitare per primo sotto la bandiera a scacchi, poi Gaspari e Galante. Ai piedi del podio Solmonese ha la meglio su Di Marco e fa suo il giro più veloce.
Al momento della premiazione, per espressa richiesta degli stessi protagonisti della gara, il podio è stato dedicato a Davide Longhi, il pilota che ha perso la vita giovedì, a seguito di un incidente verificatosi durante le prove libere. Un emozionante, commosso applauso ha accompagnato questo semplice ma sentito omaggio.
Fausto Mincione